Multilingual thesaurus or ontologies and Topic Maps

For italian people see also the original post and the review of this thesis.

I dedicate this post to the Joint Research Centre – European Commission of Ispra and to Carlo Ferigato who selected for this work one of my fellow student…
Well, she is certainly a skilful cataloguer, but I don’t know if she is able to manage thesaurus or ontologies.
I must say great game and good luck mates 🙂
Maybe this post could also help her (and them) ;-).

This post is about multilingual thesaurus or ontologies.

The problem is underlined in several translations of Vanda Broughton’s manual Essential Thesaurus Construction: hierarchical relations (narrower term  and broader term) could be different according to the language.

A simple example.

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FRAD – ISAAR(CPF) – EAC-CPF – Topic Maps Mapping

Italian Version

A corollary subject of my phd thesis was the analysis of parallelisms between libriarian and archival world.
One of the points of contact is in the description of agents and in the costitution of authority files.

For those aims, a mapping between FRAD (Functional Requirements for Authority Data) and ISAAR(CPF) (International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, persons and families) could be useful.

In 2008 the names project developed a mirror mapping between ISAAR, FRAD and EAC (EAC 2004 beta version).

My mapping is quite different:

  • It’s from the point of view of FRAD (instead of ISAAR)
  • It uses the new EAC-CPF
  • It provides some ideas to how express FRAD and ISAAR elements in Topic Maps

Probably it’s a bit rough and incomplete, but if you want to take a look…

edit: it seems that university server has some problems… you can download PDF version here

Nasce JLIS

A poco ore dalla sua presentazione ufficiale, oggi presso la Biblioteca del Dipartimento di studi sul Medioevo e Rinascimento dell’UniversitĂ  di Firenze, è uscito il primo numero di JLIS (Rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e scienza dell’informazione).

Cos’ha di importante questa rivista?

Che è la prima rivista ad accesso aperto italiana (in italiano e in inglese) nell’ambito delle Library Information Science (sulla mailing list AIB-CUR c’è chi si è interrogato se non sia un clone di altre esperienze: pur sottolineando l’importanza per la diffusione della letteratura scientifica avuta in questi anni dal Bollettino AIB, mi sembra che le differenze e le novitĂ  siano evidenti).

Un doveroso ringraziamento credo vada attribuito al prof. Mauro Guerrini, direttore della rivista, per aver promosso e favorito l’iniziativa e a Andrea Marchitelli per averla portata a compimento.

Come sostenevo tempo fa, l’accesso non è solo gratuito ma libero e la licenza degli articoli è semplice e minimale: CC-BY (creative commons attribution).

Nel primo numero ci sono diversi saggi che colpiscono la mia attenzione, sicuramente una menzione particolare va a:

Pecora nera è l’articolo dello scriba di questo blog:  “Descrizioni archivistiche e web semantico, un connubio possibile?” non ve lo consiglio, ma nelle notti di luna piena può essere una cura contro l’insonnia.

Ancora Conferenza Nazionale degli Archivi: Standard Descrittivi E Standard Di Metadati

“Infuriano” i commenti e i report alla conferenza, a quelli del post precedente aggiungo:

Inoltre sul sito della conferenza trovate immagini varie, il documento finale e, per non far mancare nulla, un canale video su youtube e financo un gruppo su facebook.

Detto questo io volevo banalmente parlare di ciò che, un po’ di corsa, ho discusso alla conferenza: a breve sul sito della conferenza si spera di pubblicare gli interi paper, ma credo sia necessario (nella tradizione dell’accademia opposta al monolitico monastero) iniziare a discuterne subito. Ma bando alle ciance, vi rimando alle slide su slideshare (con il testo del discorso nelle note, come consigliavo qualche post fa).

Seconda conferenza nazionale degli archivi: riepilogo del workshop standard e metadati

Come promesso alcune considerazioni. GiĂ  in altri lidi si sono susseguiti “wrap-up”, come direbbero gli anglofoni, a cui rimando:

Cercherò di delineare alcuni spunti su cui poi eventualmente tornare su, sul workshop Standard e metadati

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